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Con teatro da camera si evoca una drammaturgia poetica concepita per uno spazio scenico non tipicamente teatrale. Come la musica da camera, predilige una rappresentazione per pochi intimi in ambiente raccolto. Riducendo le distanze fisiche che separano pubblico e attore aspira a un impatto emotivo più intenso e coinvolgente. Idealmente l'opera letteraria, espressa in forma di poema, necessita di una correlazione con l'ambiente stesso dove ha luogo l'azione. La scrittura lineare è qui rielaborata in chiave ortofonica, ponendo così l'attore interprete del poema sonoro strutturato in partitura. Ciò che il teatro da camera celebra e rappresenta nella sua essenza e nella sua formula estetica è la messa in scena del poema fattosi phoné, maschera timbrica e armonica, movimento ritmico e piano agogico. Come la poesia sonora, appartiene a quel settore della ricerca artistica che si colloca tra letteratura, musica, arti figurative e teatro. [...] "Teatro da camera" è dunque poesia sonora, è quadro scenico, è re-citazione, è luogo di incontro alchemico e sperimentale dove la melomania dell'attore può prendere il sopravvento. I riferimenti storici richiamano il teatro greco in versi con valenza di rito, la tradizione del poema epico, l'affabulazione di racconti e miti, il teatro di narrazione e di ricerca popolare.